giovedì 31 marzo 2016

Optical n.2

Optical n.2, acrilico su tela 50x50, 2016

martedì 29 marzo 2016

Sta uscendo

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Fammi una domanda di riserva


Tra Miles Davis e Chet Baker scelgo Chet Baker.

(pag.148)

lunedì 28 marzo 2016

Messico e nuvole


Ho avuto la fortuna di trovare per Messico e nuvole un interprete come Enzo Jannacci che per me rimane, storicamente parlando, il più grande cantautore che l'Italia abbia mai espresso. Jannacci è il personaggio che conosciamo, con una dose di visibile follia geniale, manifestata al momento della registrazione della canzone, alla quale io ero presente, poiché l'ha cantata per tutto il tempo coricato per terra con il microfono in mano, completamente disteso sul pavimento, agitando le gambe per aria, urlando e sgambettando come solo lui sa fare, da saltimbanco intellettuale.


(Massimo Cotto, Fammi una domanda di riserva, Paolo Conte in parole sue raccolte da Massimo Cotto, Mondadori, 2016, pag.117)

domenica 27 marzo 2016

Deontologico o Consequenzialista


- O sei deontologico, e quindi pensi che non devi mai abdicare a certi valori che sono eterni, tipo non mentire, mai, anche se un nazista bussa alla tua porta e ti chiede: ci sono degli ebrei  nascosti in cantina? Ecco, tu devi dire la verità, no? Prima il valore e poi le conseguenze, cioè la morte degli ebrei.
- Ah sì, ho capito, - e di nuovo Luigi si è massaggiato il collo, - il consequenzialista invece calcola le conseguenze delle sue azioni, misura i valori in base alle conseguenze.

(Antonio Pascale, Le aggravanti sentimentali, Einaudi 2016, pag.113)

venerdì 25 marzo 2016

Io sono un cane

           

 Io sono un cane. Naturalmente sono dotato di intelletto, ma nella vita mi oriento con l’olfatto, l’udito e la vista: mi ispirano più fiducia.


(pag.281)


giovedì 24 marzo 2016

Optical

Optical 2016 acrilico su tela 50x50

mercoledì 23 marzo 2016

Optical 2016

Optical 2016 acrilico su tela 50x50

Soviet, Fama, Vanità



FAMA
I politici sovietici hanno l'abitudine, alquanto comica e provinciale, di applaudire il pubblico che li applaude. Spero di non essere accusato di lepida sicumera se, in risposta ai suoi complimenti, dico che posso vantare i più grandi lettori che uno scrittore abbia mai avuto.

TUTTO E' VANITA'
Questa frase è un sofisma: infatti, se è vera, è essa stessa pura "vanità", e se invece non lo è, allora quel "tutto" è sbagliato.

(pag.236)

Libri


LIBRI Complemento d'arredo. In soggiorno stanno molto bene gli Adelphi con quelle tinte pastello e gli Einaudi, che col bianco si sposano con tutto. I Sellerio invece con quel blu sono perfetti per la camera da letto.


(Giuseppe Culicchia, Mi sono perso in un luogo comune, Dizionario della nostra stupidità, Einaudi 2016, pag.128)

martedì 22 marzo 2016

lunedì 21 marzo 2016

90 piccole lune

90 piccole lune, acrilico su tela 50x50, 2016

30 lune di marzo


Acrilico su tela 50x50, appena finito

sabato 19 marzo 2016

Viceversa


Non sono le circostanze a creare uno scrittore, quanto piuttosto il contrario: uno scrittore, ciò che ha scritto, crea le proprie circostanze. Gli scritti di una persona non dipendono dalla sua biografia. E' la biografia che deriva dagli scritti.

(pag.255-256)

Creare qualcosa


... la capacità di vivere, di esistere, di creare qualcosa a partire dal tessuto della vita è molto più limitata della capacità di creare qualcosa a partire dal tessuto del linguaggio.

(pag.267)

venerdì 18 marzo 2016

Bacon, uova e birra


Le mie abitudini sono semplici, i miei gusti banali. Non cambierei il mio piatto prediletto (bacon, uova e birra) per il menu più infarcito di errori ortografici che esista al mondo. Riesco a irritare alcuni dei miei migliori amici per l'entusiasmo con cui elenco le cose che odio: i locali notturni, i panfili, i circhi, gli spettacoli pornografici...

(pag.196)

giovedì 17 marzo 2016

Perec

Leggo che Perec ha perso a sei anni la madre e già a quattro il padre. Poi in un momento di megalomania  penso che avendo anch’io perso mia madre a cinque anni, (mio padre è stato sempre sentimentalmente lontano), come Perec, non ho ricordi d’infanzia, forse questa attitudine a giocare con le parole, (sua e mia), può essere stato un modo per recuperare quella fase primitiva, pre-verbale, quando le parole erano lallazioni, giochi, nenie, filastrocche, modi sonori di comunicare, a un livello più viscerale, materno, magico, profondo, affettivo. 

I miei libri

In libreria i miei libri, (che non presento mai), finiscono sempre nella sezione infima degli autori locali. Mi trovo vicino all’esordiente poetessa diciottenne col suo libro, anzi, la sua silloge,  che ha un titolo del tipo: Il silenzio delle atteseIl volo del gabbiano solitarioFiori di mandorlo nella pioggia eccetera. O sto vicino allo storico locale con l’ennesimo saggio sul brigantaggio lucano, o col nuovo caso di cronaca nera del giornalista della gazzetta locale. Tutti presentati in pompa magna alla presenza delle massime autorità locali in presenza di una decina di pensionati e parenti orgogliosissimi dell’opera dell’autore.

Oggi ho preso i voti

Arturo fa la prima elementare. Per la festa del papà gli hanno fatto compilare una pagella per me. Ecco i voti che m'ha dato. Allegria 9, Fantasia 6, Aiuto a fare i compiti 10, Sportività 9, Cucina 10, Lavoretti in casa 9, Coccole 9, Pazienza 0, Guida dell'auto 0. Non sono tanto i due zero finali, meritatissimi, che mi bruciano. E' quel sei in fantasia che m'è arrivato addosso come una frustata.

lunedì 14 marzo 2016

Isolamento significa libertà e scoperta


Si sente isolato come scrittore?

La maggior parte degli scrittori che ho conosciuto erano esuli dalla Russia, negli anni Venti e Trenta. Con i romanzieri americani non ho avuto quasi alcun contatto. In Inghilterra ho pranzato una volta con Graham Greene. Ho cenato con Joyce e preso il tè con Robbe-Grillet. Isolamento significa libertà e scoperta. Un' isola deserta può essere più eccitante di una metropoli, ma la mia solitudine, tutto sommato, non significa granché. E' una conseguenza di circostanze fortuite - vecchi naufragi, maree capricciose - e non una questione di carattere. In privato sono una persona bonaria, cordiale, allegra, schietta, senza peli sulla lingua, intollerante dell'arte fasulla. Non faccio caso se i miei scritti vengono criticati o ignorati, e dunque trovo divertente che gente priva di ogni interesse per la letteratura perda la calma quando io giudico esecrabile D.H.Lawrence o vedo in H.G. Wells un artista di gran lunga superiore a Conrad.

(pag.174-175)

La pointe assassine


In una poesia sul suo modo di intendere la poesia Verlaine diffida il poeta dall'usare la pointe assassine, cioè dall'introdurre, alla fine di una poesia, una punta epigrammatica o morale che ammazzerebbe la poesia.


(pag.163)

A domanda rispondo

Com’è che sei sempre così
sarcastico e tagliente?
Credo che dipende
solo dalle coltellate 

che uno prende.

Maschi e femmine

Il maschio adulto la mattina per andare in bagno, lavarsi e vestirsi, prendersi un caffè, uscire per andare a lavorare, ci mette mezz’ora. La femmina adulta, invece, per far le stesse cose, un’ora e mezza. A che serve quell’ora in più? All’allestimento estetico. E a chi è finalizzato l’allestimento estetico? Al piacere del maschio adulto pratico.



domenica 13 marzo 2016

Quel quid

All’esame di storia medievale, il prof mi diede trenta e mi spiegò perché non mi dava la lode. Diceva che come all’Italia mancava la punta che finalizzasse il gioco d’attacco facendo il goal (doveva essere il 1982, campionato del mondo di calcio), a me mancava quel quid per eccellere. Credo perché l’Italia, anche se quel campionato alla fine lo vinse, nelle prime partite, al solito, stentava parecchio. Ogni tanto ci ripenso a questa cosa. Penso che il prof (una specie di Gianfranco Fini) avesse proprio ragione. Se penso a quel che faccio e a quel che realizzo nella scrittura, nella pittura, nella vita.

Eutanasia



Andare in pasticceria, ordinare cento zeppole e mangiarsele tutte lì, cercando la dolce morte.

sabato 12 marzo 2016

Su Conrad




Di Conrad, invece, non posso accettare lo stile da negozietto di souvenir, con le navi in bottiglia e le collane di conchiglie dei cliché romanticheggianti.




(Vladimir Nabokov, Intransigenze, Adelphi 1994, pag.63)


In effetti

Chiedo ad Arturo, Cosa ti piace di più, l'orata o le alici al forno? Lui risponde, Le alici. Oggi a pranzo, dopo due bocconi, dice che le alici non gli vanno.  Ma come, gli dico, te l'ho chiesto ieri, ti ho chiesto se volevi le alici o l'orata. E tu mi hai detto: le alici. No, risponde Arturo, con la sua implacabile logica. Tu mi hai chiesto solo se mi piacevano più le alici o l'orata.

venerdì 11 marzo 2016

Non è vero

Non è vero che a leggere romanzi non s'impara niente. Per esempio, ne ho letto uno di recente, dove l'autore spiega per un paio di pagine come si lucidano ad arte le scarpe.

mercoledì 9 marzo 2016

Che peccato

L'assassino ci rimase assai male
mentre la vittima era ormai esangue
quando vide che il suo bel pugnale
era tutto sporco di sangue.

Un incredibile acceleratore mentale


Esistono tre modalità cognitive: analisi, intuizione e sintesi, giusto? La sintesi è un processo che assorbe l'analisi e la rivelazione, e in poesia, mentre componi, in un modo o nell'altro le usi tutte e tre. Ed è questo che rende la poesia così interessane, come disciplina. E' un incredibile acceleratore mentale. Una volta che agganci una parola all'altra, un concetto a un altro, attraverso la rima, una volta che hai scoperto che le due cose sono connesse, diventi dipendente da questo genere di collegamento, dalla possibilità di crearlo, non solo dall'abilità di creare il collegamento, ma anche dalla certezza del collegamento.

(pag.306)

domenica 6 marzo 2016

Fincipit

“Tu non sai cosa ho fatto quel giorno quando io la incontrai, 
in spiaggia ho fatto il pagliaccio per mettermi in mostra agli occhi di lei”.
Lei era Moira Orfei.

                                                                                               Adriano Celentano, Storia d'amore


90 piccole lune



90 piccole lune (acrilico su tela 50x50) 2016

sabato 5 marzo 2016

Melodie ottiche

Aggiungi didascalia

Tutti quegli enormi romanzi



... nella poesia c'è un' incredibile compressione, una condensazione, e così puoi fare a meno di tutti quegli enormi romanzi. Tutto può essere fatto in uno spazio ridotto...

(pag.236)

Acceleratore mentale


Be', scrivere poesie era interessante, più interessante di qualsiasi altra cosa. La composizione è uno straordinario acceleratore mentale. Crei delle connessioni che, a dir poco, non ti aspettavi di fare, e quando succede, una volta che si sono create, diventi dependente. Vuoi crearne delle altre.

(pag.229)

In realtà è una virtù


Per leggere un libro non serve un intermediario. Vede, leggere  un libro è un processo altamente individuale, altamente idiosincratico. E  va bene che alla scuola superiore uno abbia ricevuto un insegnamento inadeguato, perché così le categorie accademiche non si mettono in mezzo, non vanno a interferire con il suo senso, con l suo apprezzamento della lingua. E' una mancanza che in realtà è una virtù.

(pag. 237)

Non sono altro che note


Cara Amica
il suo acume mi spaventa. Non riesco più a seguirla. Be or not... Io invece non sono altro che artigiano di una certa musica. Prendo le mie note dovunque, dove le trovo, nel chiarore e nel buio. Non sono altro che note. Non m'interessano in se stesse. Sembro così, sembro cosà... Non sono altro che artigiano di una certa musica, tutto qui, e il resto m'è infinitamente indifferente, incomprensibile, mi dà un panico senso di noia. Il mondo mi sembra straordinariamente pesante con i suoi personaggi sostenuti, petulanti, sguaiati, incollati ai loro desideri, alle loro passioni, ai loro vizi, alle loro virtù, alle loro spiegazioni. Pesanti, interminabili, striscianti, mi sembrano così le persone, inebetite, insopportabili nella loro petulante lentezza. Pesanti. Riesco in definitiva a classificare gli uomini e le donne  solo in base al loro "peso". Pesano... Ruminano venti ore, vent'anni... lo stesso coito, lo stesso pregiudizio, lo stesso odio, la stessa vanità.
   Il suo affezionatissimo
                                                                            Louis.

Sii felice


Sii felice per quanto puoi a modo tuo, secondo i tuoi ritmi. Vedrai. Passa tutto. S'aggiusta tutto, niente è essenziale, si sostituisce tutto, tranne il povero rifugio dove viene traslato e dimenticato tutto. Stai attenta agli artisti perditempo, sono una legione, a quelli che fanno commenti gratuiti. E' una regola assoluta esser duri con loro, bisogna evitare i calabroni, categoricamente - gli impostori, gli sbaciucchioni complimentosi. Un artista non sa che farsene di queste melensaggini, di queste debolezze mondane, che fanno avvizzire e sviliscono i più dotati. Tutto dev'essere brutale, chi crea non sa che farsene dell'opinione degli uomini. Prima di tutto deve disprezzarli - per ciò che sono, cani infoiati, abbaioni e avidi.
Vedi, ecco  che ricomincio da capo...

(pag.225-226)

venerdì 4 marzo 2016

Stizza

Leggendo le lettere di Céline alle sue amiche, mi addormento col mio grappino sul petto. Mi sveglio di soprassalto, versandomi il bicchierino addosso. Per fortuna erano rimaste poche gocce. Ho avuto un gesto di stizza e nello stesso tempo ho capito perché si dice così.


Non conosco nessuno


...D'altra parte non conosco nessuno e non voglio conoscere nessuno e non vedo nessuno.

(pag.159)

Cara Amica

Cara Amica

in questo probabilmente ha ragione. Ma che farci? Alla mia età non posso più cambiare! Consapevole invece d'aver subito troppe ottuse e devastanti costrizioni. Vittima impaurita di stupidi e vuoti ossequi che rammolliscono. Crepare dopo essersi liberato, è almeno questa l'impresa d'un Uomo! Aver sputato ogni finzione...
               Sono il suo affezionato     
                                                                    L.-F. C.

(pag.165)

Risentito

Tutti i veri scrittori, quelli che hanno un loro stile, son dei risentiti. Che se li leggi, li riconosci. Li risenti.

Caro non-lettore

Caro non lettore, cara non lettrice, chi ti scrive, ti stramaledice. Come pure quella gente, che magari pure ti legge, ma non ti dice mai niente.

giovedì 3 marzo 2016

Qualcosa d'insulso


Scrivere ogni giorno qualcosa 
fosse pure d’insulso.
Cedere all’impulso del testo
all’insulto avulso dal contesto.
Al gusto del gesto gratuito.
Che ti costa? Mica è proibito.
Anche se vien fuori una cazzata.
Una cosa da fesso. Tu fallo lo stesso.


martedì 1 marzo 2016

Un astemio eroico

Pare che il grande Céline bevesse solo acqua. E’ quasi commovente pensare a tutta quella sua petite musique,  a quelle pagine sublimi, scritte senza alcol,  a quel tormento costante mai confortato da una bottiglia di bordeaux, da un bicchiere di cognac o da una coppa di champagne.