mercoledì 7 settembre 2011

il grande Richard Yates













La scuola era il centro della sua vita. Prima di andare al Barnard non aveva mai sentito adoperare il vocabolo intellettuale come sostantivo, e ne rimase molto colpita. Era un sostantivo coraggioso, un sostantivo orgoglioso, un sostantivo che evocava una consacrazione perpetua ad argomenti elevati e un freddo disprezzo per le banalità. Un'intellettuale poteva anche perdere la verginità con un soldato nel parco, ma poteva imparare a ricordarlo con un distacco ironico e divertito. Un'intellettuale poteva anche avere una madre che lasciava vedere le mutande quando si ubriacava, ma non permetteva che la cosa le desse fastidio. E poteva anche darsi che Emily Grimes non fosse ancora un'intellettuale, ma se prendeva una quantità di appunti anche alle lezioni più monotone, e se ne stava ogni sera a leggere finché gli occhi non le dolevano, era solo questione di tempo prima che lo diventasse.




(op.cit. pag.80)

noia sorridente












... dopodiché il problema fu che la conversazione continuava a languire. Sarah voleva sapere "tutto" del Barnard, ma quando Emily cominciò a parlare vide lo sguardo della sorella farsi vitreo di noia sorridente.



(op.cit.,pag.76-77)

dissociazioni

DOLCE FAR NIENTE

Un collega s’indigna
contro i fannulloni.
Non fa altro
tutto il giorno.


(L'ultimo Tram, Manni 2009, pag.48)

Autunno










Chanson d’automne

Les sanglots longs
Des violons
De l'automne
Blessent mon cœur
D'une langueur
Monotone.

Tout suffocant
Et blême, quand
Sonne l'heure,
Je me souviens
Des jours anciens
Et je pleure;

Et je m'en vais
Au vent mauvais
Qui m'emporte
Deçà, delà,
Pareil à la
Feuille morte.


Paul Verlaine

lacrime












Ed Emily non aveva ancora versato neppure una lacrima. La cosa la tormentò per tutto il viaggio di ritorno in città, che lei fece con una mano infilata tra la propria guancia e il vetro freddo e vibrante del finestrino della limousine, come se questo potesse esserle d‘aiuto.
Provò a bisbigliare “Papà” fra sé, provò a chiudere gli occhi e a immaginare il suo volto, ma non funzionò. Poi pensò a una cosa che le fece venire un nodo alla gola: magari non era mai stata la beniamina di suo padre, però lui l’aveva sempre chiamata “coniglietto”. E adesso piangere le venne facile, tanto che la madre si protese a stringerle una mano; l’unico guaio era che non sapeva bene se stava piangendo per il padre o per Warren Maddock, o Maddox, che adesso era nel South Carolina sul punto di essere inviato a una divisione.
Però smise bruscamente di piangere quando si rese conto che anche quella era una menzogna: quelle lacrime, come sempre finora nella sua vita, erano totalmente per se stessa: per la povera, sensibile Emily Grimes che nessuno capiva, e che non capiva niente.

(op.cit. pag.72-73)

Un incipit












Nè l'una nè l'altra delle sorelle Grimes avrebbe avuto una vita felice, e a ripensarci si aveva sempre l'impressione che i guai fossero cominciati con il divorzio dei loro genitori.





(Richard Yates, Easter Parade, Minumun fax )