venerdì 17 luglio 2015

Incisivo



La cupola
C'era una volta.
Fine.
[Dente, Favole per bambini molto stanchi, Bompiani 2015, pag.72]

Non servono spiegazioni



11.
Credo che da giovane-il giovane che ha scritto questo libro- avrei disprezzato l'idea di una nota dell'autore. Non servono spiegazioni, avrei detto. Il significato è tutto dentro le storie. Le spiegazioni sono riduttive, la lettura è viscerale. Un racconto funziona o non funziona. Senza tanto bisogno di chiacchiere.
[George Saunders, Bengodi e altri racconti minimum fax, 2015, pag.20]

Taglia anche lì



9.
Durante i corsi di scrittura ero diventato diffidente nei confronti della bellezza letteraria convenzionale, prevenuto nei confronti di quello che avevo ribattezzato il triplo descrittore letterario: "Todd sedeva al tavolo nero, dal ripiano ebano, scuro appoggio per una quantità di piatti e bicchieri, la cui bianca presenza circolare, tondeggiante, si beffava della sua futilità, della sua impotenza, della sua incapacità di agire!. Cavolo, pensavo, perché non lo dici e tanti saluti:" Todd sedeva al tavolo".
O meglio ancora, taglia anche lì. Che bisogno c'è di sapere che è seduto al tavolo? Informami solo quando Todd fa davvero qualcosa. E sarà meglio che non sia "accostare la tazza alle labbra" o "fermarsi a pensare e lasciarsi pervadere dall'acume di Randy".
Mi sentivo un po' insofferente a quei tempi, rispetto alla prosa.

(George Saunders, Bengodi e altri racconti, minimum fax 2015, pag.19)