venerdì 4 marzo 2016

Stizza

Leggendo le lettere di Céline alle sue amiche, mi addormento col mio grappino sul petto. Mi sveglio di soprassalto, versandomi il bicchierino addosso. Per fortuna erano rimaste poche gocce. Ho avuto un gesto di stizza e nello stesso tempo ho capito perché si dice così.


Non conosco nessuno


...D'altra parte non conosco nessuno e non voglio conoscere nessuno e non vedo nessuno.

(pag.159)

Cara Amica

Cara Amica

in questo probabilmente ha ragione. Ma che farci? Alla mia età non posso più cambiare! Consapevole invece d'aver subito troppe ottuse e devastanti costrizioni. Vittima impaurita di stupidi e vuoti ossequi che rammolliscono. Crepare dopo essersi liberato, è almeno questa l'impresa d'un Uomo! Aver sputato ogni finzione...
               Sono il suo affezionato     
                                                                    L.-F. C.

(pag.165)

Risentito

Tutti i veri scrittori, quelli che hanno un loro stile, son dei risentiti. Che se li leggi, li riconosci. Li risenti.

Caro non-lettore

Caro non lettore, cara non lettrice, chi ti scrive, ti stramaledice. Come pure quella gente, che magari pure ti legge, ma non ti dice mai niente.