martedì 4 gennaio 2011

Francesco Bonami, Si crede Picasso, Mondadori 2010, pag.66











Amiamo Hopper perché rappresenta l’archetipo del pittore moderno, solo davanti alla realtà, isolato individuo che osserva il mondo più come un cane che come un uomo. I suoi quadri hanno il punto di vista di un cane, racchiudono l’enigma di questo animale che ci osserva senza capire le relazioni che ci sono fra di noi. Gli uomini e le donne nei quadri di Hopper non sanno di essere guardati, nelle loro stanze credono di essere soli, non si accorgono che lì accucciato li guarda il loro cagnolino invisibile.