sabato 30 gennaio 2016

Ragù

Il ragù, secondo me, è un passato remoto. Quei sughi di una volta, tanto tempo fa, quando si facevano cuocere per ore, a fuoco lento. 

Canone rai

Fino all'anno scorso, da novembre a dicembre, tutti i tg della rai ci ricordavano, tutti i santi giorni, che stavano scadendo i termini per il rinnovo del canone. Poi da gennaio a febbraio, che se pur scaduti i termini, con una lieve sovrattassa, si era ancora in tempo per pagare il canone. Quest'anno, la rai ci ricorda che il  bollettino del canone non ci verrà inviato, che ci costerà un tredici euro in meno (evviva!), ma si pagherà "comodamente" con la bolletta dell' enel (yuhuuu!!!), a partire da luglio. Ce lo ripetono uguale tutti i santi giorni. Insomma il canone lo paghi o non lo paghi, comunque la rai ti rompe i coglioni tutti gli anni, e tutti i santi giorni, per almeno tre mesi. Ma c’è la speranza che dall’anno prossimo questo tormentone finirà, e il canone diventerà come le accise sulla benzina, qualcosa che paghiamo con felice incoscienza perché nessuno ce ne ricorda l’esistenza.


venerdì 29 gennaio 2016

Reale o astratto?







Oggi, in rete, vedo la foto a colori di un identikit molecolare che serve alla cura dei tumori al cervello. Sembra un quadro astratto di qualche pittore contemporaneo della scuola neoplastica di Mondrian. 

giovedì 28 gennaio 2016

Pelati

Strano, coi pelati, ho sempre pessime relazioni. Sarà che da Mussolini in poi, è il modello del vero macho italico. Un modello che non mi piace. Con la salsa, invece, e con gli spaghetti al dente, ho un rapporto eccellente.

mercoledì 27 gennaio 2016

Confidenza

  Ecco a cosa penso.
Al senso della ragione.
Al senso della dissoluzione.
Al senso del non senso.


(Giorgio Caproni,  Tutte le poesie, Garzanti 2013, pag. 924)

Contatti editoriali



          
 C’è una casa editrice di Venezia, la Marsilio, che se vuoi mandargli un dattiloscritto, tu vai sul sito, clicchi su “contatti“ e ti dicono di mandargli una mail che poi loro ti scriveranno per avvisarti quando puoi spedirgli qualcosa. Così ho fatto io. Dopo tre mesi, gli ho riscritto. Ho detto alla spettabile casa editrice, che non importava. Che magari potevano pure togliere dal loro sito, la sezione “contatti”.

martedì 26 gennaio 2016

Gregge poetico

Sono solo pecoroni
i poeti che imitano
Giorgio Caproni.

lunedì 25 gennaio 2016

Max Weber e il vino

Quell’abruzzese di Larino, Berardo, amico di mio fratello, studioso di Max Weber, che negli anni ottanta alla dogana, gli vogliono sequestrare la sua damigiana di vino, e lui decide che per portarseli in Germania, se li deve bere tutti e cinque, i litri, brindando al grande Weber.


domenica 24 gennaio 2016

Potenza

A Potenza
i potenti
son pochini.
Tutti gli altri
son potentini.

sabato 23 gennaio 2016

Sindrome da professore


La tua opinione 
non ha nessun valore
e se mi ascolti con attenzione
ti dimostro che sei un coglione.

Permaflex

Era un tipo assai permaloso
dormiva su un permaflex liso
ma ancora adatto all’uso.
Sul lavoro era scrupoloso
nella vita troppo spigoloso.
Uno che amava il tempo nuvoloso.
Poi, un giorno, si sentì confuso
di vino rosso fece abuso
e decise, lui, nessuno escluso,
che col mondo aveva chiuso.


venerdì 22 gennaio 2016

Non sense

Appena ti esprimi liberamente
c'è sempre qualcuno che si risente
non capendoci un cazzo di niente.

giovedì 21 gennaio 2016

Astemi

Ma come faranno gli astemi a tirare avanti?

(pag. 83)

Distribuzione: Amazon e  Lulu

mercoledì 20 gennaio 2016

Dubbi

Scaricare l’adrenalina
o conservarsi in formalina?
Uscire presto ogni mattina
tornare a letto dopo il caffè?
Se esistesse una palestra Oblomov
piena di sofà, senza tapis roulant
forse ci andrei.
Intanto l’adrenalina la scaricherei
spennellando colori sulle tele.
La tele, invece, la spolvero ogni tanto
con un panno color amaranto.

Perdere e trovare

Un giorno un amico scrittore
mi disse queste belle parole:
Chiediti perché
non trovi un editore.
Persi l’amico scrittore.
Poi trovai un amico editore.


martedì 19 gennaio 2016

Eleganza

Un cliente mi dice, con la sua solita eleganza:
Ma come fate a stare qui che c’è una puzza di fogna?
Beh, magari dipende anche da chi entra, faccio io.


Silenzio

In teatro, tutti zitti
quando dirige Muti.

Vincente

Van Gogh

Vincent
per il mondo
solo da morto
risultò vincente.


sabato 16 gennaio 2016

Neve

Non si sa mai

Se mi dicono:
Guarda là, c’è un elefante che vola.
Io,  nel dubbio, do comunque un’occhiata.
Magari mi sta cadendo addosso, in picchiata.

Tre api

Quella più dolce?
L' Ape Rugina.

Quella parigina cimiteriale?
L' Apé Re-Lachaise.

Quella che ronza in birreria?
L'Ape Roni.

giovedì 14 gennaio 2016

Gabbie

Allo sportello una demente mi dice: Certo che sembrano delle gabbiette… Beh, le ho risposto, sempre meglio di quelle mentali, le gabbiette. A volte, poi, si è più liberi dentro una gabbia, che fuori. E poi servono a proteggersi da certe bestiole che passano di qui, sa, i punti di vista, sono molteplici.

Tre Insegne

Tautologica
INSEGNA DOCET

Pescheria da Orazio
CARPE DIEM

Macelleria Siffredi
LA CARNE E' DEBOLE

mercoledì 13 gennaio 2016

I cugini Angelino e Gigi



Percentuali esistenziali


Montale diceva che aveva vissuto al cinque per cento. Quando avevo vent'anni, mi pareva proprio poco. Com'è che oggi mi sembra, il cinque per cento, una cifra consistente?

domenica 10 gennaio 2016

Che bello il bordello

Da una lettera al fratello
pare che il giovane Pascoli a Matera
frequentasse il bordello. 
Sorge un dubbio repentino:
si portava nel Casino
anche il fanciullino?

La Rana e lo Scorpione (è la mia natura)

Come nella favola della rana e dello scorpione, (essendo io uno scorpione), spesso pungo la rana che mi sta trasportando in salvo, proprio quando siamo in mezzo al fiume. 

Insegnare quello che non sai più fare

Quelli che insegnano scrittura creativa, poi leggi quello che scrivono e sono romanzi pallosi, con personaggi che sono macchiette, con strutture meccaniche, con tutti gli ingredienti giusti al posto giusto, le dilazioni, i crescendi, i plot,  il climax, dove alla fine senti soprattutto il tic-tac dell'artigiano, senza i lampi imprevedibili dell'artista.

sabato 9 gennaio 2016

Enzo Jannacci - Si Vede (1980)

Enzo Jannacci - Se me lo dicevi prima (1989)

Se me lo dicevi prima

... perché il mondo sputa, proprio quando nasce un fiore...


Enzo Jannacci, Se me lo dicevi prima

Contemporaneo

Ho appena letto in rete, (senza materasso), una poesia di un contemporaneo che usa la parola "desìo". Mi chiedo: contemporaneo di chi?

Toscano

Oggi è sabato, è inoppugnabile
come la mia bile, col veleno quotidiano
da scaricare verso qualche cristiano
(sperando non sia molto svelto di mano).
Per questo mi conviene andarmene a spasso
solitario, solo solo col mio toscano.

venerdì 8 gennaio 2016

Quando

Quando nessuno ti ama
la vita diventa grama
si avvita, si avvita, si avvita
e poi si spana.


(pag. 58)

Bisestile


Questo anno bisesto
spero non sia funesto
come l’ultimo bisesto
sennò come la mia città
andrò anch’io in dissesto.


mercoledì 6 gennaio 2016

Epifania

EPIFANIA
Apparizione della calza perduta da un anno, quando ormai avete già buttato via l'altra.

(pag. 83)

lunedì 4 gennaio 2016

Una vecchia poesia del 1994

Una caffettiera borbottante
in una cucina in penombra.
Un temporale estivo.
Una rosa rossa
in una scatola di latta di pomodori 
arrugginita.
Una vecchia canzone di Bob Dylan
alla radio.
Un’assoluta malinconia.

Ospitalità

Quando passi una notte a Bologna, senza manco una coperta, mentre fuori nevica, e non sei per strada come un barbone, no, sei a casa di qualcuno che t’ha invitato lui e che ignora  quant’ è sacra l’ospitalità per noi terroni.

domenica 3 gennaio 2016

Dissimulazione onesta

Se dici quello che pensi
ti senti un povero pazzo.
Ma con una quotidiana
dissimulazione onesta
diventi la solita molesta 
testa di cazzo.

sabato 2 gennaio 2016

Fincipit


“Uno dei miei primi vanti era stato il mio nome. Avevo presto imparato (fu lui, mi sembra, il primo a informarmene), che Arturo è una stella: la luce più rapida e radiosa della figura di Boote, nel cielo boreale! “ 
L'altro mio vanto, è che mi chiamo come Brachetti, il trasformista, come il pianista Michelangeli e, sopratutto, come Bandini di Chiedi alla polvere, di John Fante.



Elsa Morante, L’Isola di Arturo

La famiglia e la bottiglia

Nel parapiglia quotidiano
non sai se ti dà una mano
più la famiglia o la bottiglia
e a che cosa delle due
la tua vita più assomiglia.

venerdì 1 gennaio 2016

Riso

Ho riso tutto il giorno
ma la notte mi rattristo
se non mangio due spaghi.
Altro che fritto misto.

Passare alla storia

La sua aspirazione maggiore
era di passare alla storia
come autore minore.