Leggo che Perec ha perso a sei anni la madre e già a quattro il padre. Poi in un momento di megalomania penso che avendo anch’io perso mia madre a cinque anni, (mio padre è stato sempre sentimentalmente lontano), come Perec, non ho ricordi d’infanzia, forse questa attitudine a giocare con le parole, (sua e mia), può essere stato un modo per recuperare quella fase primitiva, pre-verbale, quando le parole erano lallazioni, giochi, nenie, filastrocche, modi sonori di comunicare, a un livello più viscerale, materno, magico, profondo, affettivo.
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