venerdì 31 luglio 2015



Il Nazareno

C'era un bambino che diventò grande
Ma vecchio no
Fine.

Scoperte

Arrivare a sessant'anni
per scoprire che quei due o tre
che avevi mitizzato
non son poi questo granché.

Sportello amico

Il cliente che ti confida che al mare
ha avuto una colica renale
un ascesso anale
ed è stato pure all'ospedale.
La banalità del male.

giovedì 30 luglio 2015

Nonsense

Reading bene chi reading ultimo. Non ha senso. Alla fine del reading, può darsi che magari leggi pure bene, ma intanto il pubblico sarà stremato dalle letture precedenti, da qualche poeta con la P maiuscola o da qualche poetessa col vibrato ugolare e la gesticolazione da tragedia greca. Oppure, se sei l'ultimo lettore, può pure succedere che il pubblico, semplicemente, se ne sarà già andato. Reading pagliaccio.

Corso di formazione

Italia, Mondiale Brasile 1970:

Zoff, Burgnich, Facchetti, Bercellino, Castano, Ferrini, Domenghini, Juliano, Maz­zola, Rivera, Prati.

Ancora vacanze

Vacanze?
(Traduzione simultanea: Sarebbe proprio ora -dalla faccia che hai- che ti prendessi un po' di riposo. Sembri anche un pochettino esaurito. A dirla tutta). E tu, magari, ci sei appena tornato, dalle vacanze.

mercoledì 29 luglio 2015

Lotteria

Quelli che credono che il biglietto col numero dell'elimina-coda sia un biglietto della lotteria. Gli dà il diritto di passare anche davanti al cliente che sta lì seduto da 10 minuti prima e che non l'ha preso il numero, per varie ragioni. Ma stava lì da dieci minuti prima.

martedì 28 luglio 2015

Vacanze?

In questo periodo, 9 clienti su 10, allo sportello ti fanno questa domanda: Vacanze? Te le fanno odiare, le vacanze.

per Sebastiano

Ci son rimasto come un imbecille
quando ho letto la notizia
ieri alle cinque.
Vassalli se n'è andato
e non mi ha neanche avvisato.

Il tempo che ci vuole

Oggi allo sportello, il cliente che ti dice, Ho messo la macchina fuori posto (traduzione simultanea: Fottiti a muovere che vado di fretta!). Ora, tu non ti stavi precisamente gingillandoti girando placidamente i pollici, eri, per l'appunto, "operativo". Per questo gli rispondi che magari la macchina poteva metterla nel posto giusto. Infine gli spieghi, da pedone convinto, che la sua ansia di parcheggiatore irregolare non dovrebbe trasmetterla proprio a te che vieni al lavoro a piedi e che stai facendo quello che devi fare. Nel tempo che ci vuole.

lunedì 27 luglio 2015

Dente, Favole per bambini molto stanchi, Bompiani 2015




La conchiglia OGM

C'era una conchiglia che se l'avvicinavi all'orecchio
Ci sentivi il rumore dell'autostrada
Fine
[pag. 222]

domenica 26 luglio 2015

Vortici di luglio 2015 (acrilico su tela 50x50)

Made in Cina


Made in Cina

Dal ventilatove
un vento cinese
allevia
questo tollido
caldo senegalese.

[pag. 139]

Beata ignoranza

Quando il Millepiedi
cominciò a dare
corsi di camminatura
non riuscì più a ritrovare
la sua felice andatura.

sabato 25 luglio 2015

Reading

La vanità
di leggersi addosso
avere in testa sempre
le parole che abbiamo scritto
rischiando di impararle a memoria
disturbando i nostri poveri sonni.
Leggerle anche male, rovinandole
pavoneggiarsi, esibirsi
esibire la propria faccia
i propri tic
intonare la voce
gingillarsi col microfono
che da solo dà autorevolezza.
Non sfuggire neanche alla retorica
dell'antiretorica
essere brillanti, autoironici
per divertire il pubblico presente
mai pagante e magari pure manducante.
Mendicare attenzione per una serata
e tornarsene a casa con la vergogna vaga
di aver commesso un misfatto
soprattutto contro se stessi.
Avere il dubbio di essere tra i primi
nel campionato dei fessi.

Tempo



Parlare
del tempo
serve solo
ad ammazzarlo
il tempo.


[pag. 65]

Correzioni

Scrivere una cosa al giorno
toglie il vuoto di torno.
Leggere quello che hai scritto
ti fa sentire un guitto.
E poi capisci che il testo
come il caffè
è sempre meglio corretto.

venerdì 24 luglio 2015

Dieta



Tra aforismi ed epigrammi, anche questo mese, avrò perso, non dico chili, ma almeno cento grammi.


[pag.65]

Figurine



Bohumil Hrabal
Il folletto con la faccia da bambino

Fantasista boemo dotato di grande estro e capacità d'improvvisazione. Il suo modo di giocare rifuggiva dagli schemi fissi e puntava tutto sulla creatività con una vena di follia fanciullesca. Era un dribblomane, ma anche quello che si dice uno che "inventava calcio" e mai espressione fu più appropriata per definire un giocatore. Formatosi calcisticamente in strada,su campetti improvvisati di periferia, tra baracconi da fiera,conservò sempre uno spiccato ratto naif, anche quando diventò un professionista.


[Silvano Calzini, Figurine, I grandi scrittori raccontati come campioni del pallone, Ink, Milano 2015, pag. 100]

giovedì 23 luglio 2015

Solo un po'

Chiama la Vodafone per una promozione commerciale. Risponde la mia convivente e dice compunta, Purtroppo non c'è più. Quelli di Vodafone (che avevano chiesto di me, Giancarlo Tramutòli, dicono sempre Tramutòli, gli stronzi), dicono, Così giovane? E lei, la mia convivente, con la gioia negli occhi e la risata in gola, Eh già... e chiude il telefono appena in tempo prima di ridere. Io a fianco, sul divano, son rimasto un po' male, ma solo un po'. Conosco benissimo la categoria dell'ancor giovane vedova allegra. Mi pare fosse un'operetta morale di quel poeta di Recanati, ma forse mi sbaglio col musicista di Pesaro o col Santo Padre di Roma. Boh?

Figurine



Louis-Ferdinand Céline

Contro tutte le bandiere


L'enfant terrible del calcio francese. Individualista, ribelle, irascibile, razzistoide, ingestibile dentro e fuori dal campo. Per Céline, il calcio, così come la vita, era solo un gran merdaio, per cui giocava contro tutto e contro tutti; non aveva compagni di squadra, ma solo avversari.
Non c'è partita in cui non sia stato espulso e ha un record imbattibile di giornate di squalifica. Attaccabrighe per natura, estroso come giocatore e bizzarro come uomo, era una via di mezzo tra George Best, Gigi Meroni d Eric Cantona.

[Silvano Calzini, Figurine, I grandi scrittori raccontati come campioni del pallone, Ink, Milano 2015,pag. 114]

Raduno di rondini

Uscendo di casa, mio figlio che ha quasi sei anni, alza gli occhi al cielo terso di luglio e vedendo una trentina di rondini volteggiare mi dice, Cosa c'è oggi, un raduno di rondini? Lo sai, che suona proprio bene, (ra-du-no-di-ron-di-ni), con tutte queste r,d,n,d, in sequenza, gli rispondo. Capisco, da come mi guarda, che non gliene frega niente dell'assonanza.

mercoledì 22 luglio 2015

Cose che me le fanno girare vorticosamente, e neanche all'unisono

1. Quelli che non rispondono in giornata a una mia mail.
2. Quelli che teorizzano la gentilezza e praticano la rozzezza.
3. Quelli che fingono interesse per i libri perché fa fare bella figura.
4. Quelli che allo sportello, siccome stanno versando un assegno di 80.000 euro, pensano di poterti trattare come un loro schiavo.
5. Tutti quelli che ignorano questo blog e che quindi non lo sapranno mai, quanto me le fanno girare, vorticosamente, e neanche all'unisono.
6. Quelli che non capiscono il mio humour.

Sklovskij e lo straniamento



Lo scrittore e critico Sklowskij (fra i fondatori della scuola formalista) negli anni Venti sviluppava la teoria dello "straniamento", secondo la quale il principale scopo dell'arte era recuperare l'immediatezza dell'esperienza, rendendo non familiare ciò che è familiare, facendocelo vedere come per la prima volta.

[Roberto Tobia Maffione, Teorie e poetiche delle avanguardie storiche, Calebasse, Potenza 2015, pag.273]

Titanic



Titanic.
E il modo
ancor m'affonda.


[Da grande volevo fare il postino, Calebasse, Potenza 2015, pag.44]

Velocità


Secondo me
se si sostituisse la chiocciola
con la lepre
una mail arriverebbe molto
ma mooooooolto prima.

[Oggi è una bellissima giornata: piove a dirotto, Calebasse 2015, pag.143]

Timbrare il cartellino



Due colleghi quasi sul punto di picchiarsi.
Poi, il giorno dopo
(come nei cartoon di Wile Coyote
col cane pastore di guardia alle pecore)
si salutano a fine giornata
(Ciao Wile, Ciao Sam)
timbrando il cartellino.

martedì 21 luglio 2015

Fa caldo assai, pare estate.

Il caldo è sempre africano
il freddo, polare
le mezze stagioni, ormai
non ci sono più
e le mezze porzioni?
e le mezze seghe?
e le mezze pensioni?
Della pensione non c'è più certezza.
Se vai in vacanza, invece
c'è la pensione completa
che è più conveniente.

3 libri in 3 mesi

Ho pubblicato
tre libri in tre mesi.
Ci son stati, mi pare, pochi curiosi
altri delusi e molti offesi.

lunedì 20 luglio 2015

Dialogo




A casa nostra
c'è molto dialogo.
Lei parla con l'armadio.
Io col televisore.


[Da grande volevo fare il postino, Calebasse 2015, pag.57]

Cose che capitano

C'è un ragioniere che fa lo scrittore
e uno scrittore che fa il ragioniere.

domenica 19 luglio 2015

Pesce arancione e barchette di carta (acrilico su carta 2004)

Nuvole, (Acrilico su stoffa 70x70, 2004)

Sassi e massi lucani

Matera, città dei Sassi.
Potenza, città dei grandi Massi.

Autoritratto planetario



I prof mi dicevano che avevo sempre la testa tra le nuvole. Mi pare, dopo anni e anni, di aver fatto dei progressi, no?

Battuta


Battuta di caccia
C'era la moglie di un cacciatore
Che lo tradiva con un altro uomo
Lui la scoprì e la cacciò
Fine.

[Dente, Favole per bambini molto stanchi, Bompiani 2015, pag.103]

Sincerità

Oggi, mi pare, quelli sinceri, son quelli che fanno finta di far finta di far finta di far finta.

sabato 18 luglio 2015

Coglionata

Temo più dell'orchite
avere attorno un coglione
che mi tramuta da mite
in violento trombone.

[Da grande volevo fare il postino, Calebasse 2015, pag.118.]

venerdì 17 luglio 2015

Incisivo



La cupola
C'era una volta.
Fine.
[Dente, Favole per bambini molto stanchi, Bompiani 2015, pag.72]

Non servono spiegazioni



11.
Credo che da giovane-il giovane che ha scritto questo libro- avrei disprezzato l'idea di una nota dell'autore. Non servono spiegazioni, avrei detto. Il significato è tutto dentro le storie. Le spiegazioni sono riduttive, la lettura è viscerale. Un racconto funziona o non funziona. Senza tanto bisogno di chiacchiere.
[George Saunders, Bengodi e altri racconti minimum fax, 2015, pag.20]

Taglia anche lì



9.
Durante i corsi di scrittura ero diventato diffidente nei confronti della bellezza letteraria convenzionale, prevenuto nei confronti di quello che avevo ribattezzato il triplo descrittore letterario: "Todd sedeva al tavolo nero, dal ripiano ebano, scuro appoggio per una quantità di piatti e bicchieri, la cui bianca presenza circolare, tondeggiante, si beffava della sua futilità, della sua impotenza, della sua incapacità di agire!. Cavolo, pensavo, perché non lo dici e tanti saluti:" Todd sedeva al tavolo".
O meglio ancora, taglia anche lì. Che bisogno c'è di sapere che è seduto al tavolo? Informami solo quando Todd fa davvero qualcosa. E sarà meglio che non sia "accostare la tazza alle labbra" o "fermarsi a pensare e lasciarsi pervadere dall'acume di Randy".
Mi sentivo un po' insofferente a quei tempi, rispetto alla prosa.

(George Saunders, Bengodi e altri racconti, minimum fax 2015, pag.19)

giovedì 16 luglio 2015

Incredibile ! ! !

Oggi ben due persone a cui ho spedito un libro appena pubblicato, mi hanno ringraziato e informato che il mio libro gli è arrivato (che con le poste non si sa mai, se poi, quello che spedisci, arriva veramente). Non è incredibile? Una di queste, lo ha già addirittura letto e apprezzato e me lo ha pure detto. Non è ancora più incredibile questo? Gli dico grazie, se mi legge (non credo, che qui mi leggo da solo, ma se mi leggesse, grazie, gli dico) a E.C. Ciao.

mercoledì 15 luglio 2015

Scrivere

Col tempo, scrivendo e leggendo, soprattutto leggendo, si capisce quello che è importante NON scrivere. S'impara a tagliare, a fermarsi in tempo, a non sbrodolare, a trattenersi, a dire non dicendo. Il punto è, che non si finisce mai di imparare. Si fanno sempre nuovi errori...

martedì 14 luglio 2015

Dente per Dente



Temporeggiare
C'era un temporale che se stava ai bordi della città
Da giorni
Fine.

(Dente, Favole per bambini stanchi, Bompiani 2015, pag.77)

lunedì 13 luglio 2015

Due bei spaghetti sciuè sciuè, alla Stanlio & Ollio...


...mi farei.

I matti di Nino Pedretti


I matti
Negli stanzoni dei manicomi
i matti guardan fisso il muro,
passano le ore
oscillando il capo.
I matti non possono parlare
perché hanno troppo da dire
in una volta sola.

(Nino Pedretti, Al vòusi, Torino, Einaudi 2007, p.53)

domenica 12 luglio 2015

Ma come faranno gli astemi a tirare avanti?

Ora anche su Amazon

http://www.amazon.it/Diario-di-un-anarchico-reazionario/dp/8894059308/ref=sr_1_2?
s=books&ie=UTF8&qid=1436688647&sr=
1-2
http://www.amazon.it/Oggi-una-bellissima-giornata-1982-2015/dp/8894059324/ref=sr_1_6?s=books&ie=UTF8&qid=1436688647&sr=1-6

Il postino



http://www.lulu.com/spotlight/Calebasse2014

sabato 11 luglio 2015

Turchese, acriclico su tela 30x30, 2008

Fuori dalla tana

Appena metti il naso fuori dalla tua tana riscopri ogni volta che fuori è pieno di predatori. I più pericolosi, son quelli scemi.

Taci o statti zitto

Taci
tra le fauci della vita truce
che ti conduce
tra chi taglia e chi cuce
senza un attimo di pace.


(da Onde per cui si muove il mare, Ermes 1995, pag.12)

venerdì 10 luglio 2015

L' antiromanzo



In Zoo il pensiero teorico si intreccia in un antiromanzo formalista, in cui lo scrittore è contemporaneamente narratore ed eroe del proprio discorso teorico-artistico.

da Ambiguità di un discorso amoroso di Maria Zalambani intr. a Victor Sklovskij, Zoo o lettere non d'amore, Sellerio, 2a ed. Palermo 2015,

Lo stile di Sklovskij secondo Maria Zalambani



LO STILE DI ZOO. Lo stile di Sklovskij è assolutamente insolito e originale, quale la personalità stessa del suo autore. Uno stile apparentemente semplice, sostanzialmente molto complesso. Le sue frasi brevi, lapidarie, si scolpiscono nella mente del lettore come i suoi aforismi, le sue ironie, i suoi doppi sensi, le insistenti ripetizioni.


da Ambiguità di un discorso amoroso di Maria Zalambani intr. a Victor Sklovskij, Zoo o lettere non d'amore, Sellerio, 2a ed. Palermo 2015, pag.21

Perché si scrive? secondo Roland Barthes



Sapere che non si scrive per l'altro, sapere che le cose che sto per scrivere non mi faranno amare da chi io amo, sapere che la scrittura non compensa niente, non sublima niente, che è precisamente là dove non sei: è l'inizio della scrittura (Barthes 1979:185).

da Ambiguità di un discorso amoroso di Maria Zalambani intr. a Victor Sklovskij, Zoo o lettere non d'amore, Sellerio, 2a ed. Palermo 2015, pag.13

Il paese è piccolo, l'agente mormora

Mi arriva la mail dell'agente ....(struttura fin troppo esile che lo avvicina più a un diario che a un romanzo)...
(Diario di un anarchico reazionario, Calebasse, Potenza 2015, pag.123)

Mia cara agente editor, gentile, sei stata gentile, ma se facevi caso al titolo, il titolo, era per l'appunto Diario di un anarchico reazionario, Diario, non: Romanzo di un anarchico reazionario. Diario.

venerdì 3 luglio 2015

Il Postino

http://www.lulu.com/shop/giancarlo-tramutoli/da-grande-volevo-fare-il-postino/paperback/product-22231703.html