giovedì 21 ottobre 2010

Valerio Magrelli, Addio al calcio, Einaudi 2010













Primo tempo

43’
Mio figlio mi fa notare il particolare modo di correre dei giocatori africani. E’ vero, è un altro passo, un altro sport. C’è la stessa differenza che distingue, nei cavalli, il trotto dall’ambio. Hanno un’oscillazione tutta loro. Sembrano lenti, ma invece possono scattare come pochi. Dietro questa maniera di caracollare, c’è la tragedia di un continente intero: è come se si fossero allenati per secoli con le catene ai piedi. Ecco, ora le hanno tolte. Da qui, quell’andatura sghemba e selvaggia, quelle accelerazioni rresistibili.