In libreria i miei libri, (che non presento mai), finiscono sempre nella sezione infima degli autori locali. Mi trovo vicino all’esordiente poetessa diciottenne col suo libro, anzi, la sua silloge, che ha un titolo del tipo: Il silenzio delle attese, Il volo del gabbiano solitario, Fiori di mandorlo nella pioggia eccetera. O sto vicino allo storico locale con l’ennesimo saggio sul brigantaggio lucano, o col nuovo caso di cronaca nera del giornalista della gazzetta locale. Tutti presentati in pompa magna alla presenza delle massime autorità locali in presenza di una decina di pensionati e parenti orgogliosissimi dell’opera dell’autore.
Nessun commento:
Posta un commento