giovedì 29 dicembre 2016

Caro amico









A ROGER NIMIER

26/2 [1957]


Caro amico

Non voglio seccarla... ma ho la sensazione che Gaston mi prenda per i fondelli con quest'edizione tascabile di cui non vedo mai venire il contratto... solo che lui non vedrà venire la bestia... non la vedrà mai se continua così, quello sgorbio! si diverta pure, razza di sadico!
Il suo funerale sì che mi interessa, io che non vado da nessuna parte, ci andrò (se non piove!)
Saluti affettuosi ad entrambi
LF

(Louis-Ferdinand Céline, Lettere agli editori, a cura di Martina Cardelli, Quodlibet 2016, pag.205)

martedì 20 dicembre 2016

L'amore è sopravvalutato




"L'amore è sopravvalutato" ha detto Loredana Bertè, ecco liquidata la questione. (pag.46)
Tutte le cose vere hanno a che fare con i figli. Il resto è rumore d fondo, mistificato con la crescita. (pag.52)
Tra poco chiamo pausa e me ne vado sul retro a fumare una sigaretta. Ti sto pensando, Antonio, figlio mio. Ti penso sempre. Questo fa un padre vero. Pensa ininterrottamente a suo figlio. (pag.58)






mercoledì 7 dicembre 2016

Populista

Quando il Potere non sopporta
che il popolo ad esprimersi
liberamente insista
allora dice che il popolo
è populista.

sabato 26 novembre 2016

L'andamento generale delle cose




All'avvicinarsi di un pericolo, sempre due voci con uguale forza parlano nell'intimo dell'uomo: una voce gli dice sempre assennatamente di riflettere sulla natura del pericolo e sui mezzi per evitarlo; l'altra, ancora più assennata, gli dice che pensare a un pericolo è troppo penoso e tormentoso quando prevedere tutto, e sottrarsi all'andamento generale delle cose, non è in potere dell'uomo e perciò è meglio distogliersi dalle cose penose finché non sono sopraggiunte, e pensare piuttosto a quelle piacevoli.
In solitudine l'uomo è piuttosto sensibile alla prima voce, in compagnia, al contrario, alla seconda.


(pag.911)

mercoledì 23 novembre 2016

Domande retoriche dei clienti allo sportello




Che si dice?
(in che senso, scusi?).
Tutto bene?
(precisamente a quale dei cento ambiti umani si riferisce?).
Che tempo eh?
(qualunque sia il tempo).
Tutt'a posto?
(cosa, chi, perché, dove, quando?).

mercoledì 9 novembre 2016

Aspettative

Adesso m'aspetto
che dopo Donald Trump
alla Casa Bianca
arrivi Donald Duck.

martedì 1 novembre 2016

Offerta Ognissanti

Offerta Ognissanti
Oggi, se t'arrabbi, puoi nominarli tutti quanti.

Bella limpida



... piove, e penso che mi farò una passeggiata sotto la pioggia, imbucherò questa lettera, e mi comprerò uno di quei giornali orrendi. mi diverto con le strisce di fumetti invertendo/capovolgendo il significato. e infatti, quello che bisogna fare con quasi tutti i discorsi, i pensieri e le azioni della gente è proprio capovolgerli totalmente e allora si ottiene qualche tipo di verità. viene fuori bella limpida (...)


(Charles Bukowski, Urla dal balcone, Lettere. Volume primo 1959-1969, trad. Christian Raimo e Martina Testa, Minimum Fax 2000, pag.204)

domenica 23 ottobre 2016

Mediamente

In medio stat virtus ma se l'ostenti, il medio, poi qualcuno s'incazza.

Insegnamenti


Arturo, che ora ha sette anni, fa i compiti di matematica. Quando finisce gli dico, Vedi com’è bello…. Ma lui m’interrompe. Allora un po’ stizzito gli dico, Se, ogni tanto, vuoi ascoltare una stronzata che dice papà…, Vabbene, concede lui. Allora, dico io, ti stavo dicendo, Non vedi com’è più bello andare a giocare dopo aver adempiuto al dovere dei compiti? Papà, dice lui, Sì?, dico io, Hai detto una stronzata, dice lui.

Ali Martè

Altre cronache marziane

Ammartare. Alì Martè! I Marziani vedono la sonda Shiaparelli e ridendo a crepapelle ammortano, con la sola forza del pensiero, i razzi di ammortizzamento. C'è vita sula Terra, pensano. Ma la qualità è scarsa. Pensano. Della vita. I Marziani. Sulla Terra.

venerdì 21 ottobre 2016

Come Ugo Foscolo


Quando entro in una libreria
della mia città
e non mi riconoscono
mi sento in cattività
o esiliato come Ugo Foscolo.

Cronache marziane

Schiaparelli
che sfracelli.

giovedì 20 ottobre 2016

domenica 16 ottobre 2016

Come va?

Se mi chiedono: Come va?
(anche se non sono Nessuno)
mi vien da rispondere:
Navigo a vista.
Come diceva Omero.

sabato 15 ottobre 2016

Confessioni

Se è vero che tradurre
significa un po' tradire
nella mia vita allora
(devo dirlo d'un botto)
sono stato molto tradotto.

venerdì 14 ottobre 2016

Lettori astemi

Esistono i lettori astemi.
Non tollerano i libri spiritosi.

giovedì 13 ottobre 2016

Nobel per la letteratura 2016

Nobel a Dylan, ma come suona bene. Com'è musicale. Nobel a Dylan. Nobel a Dylan. Nobel a Dylan. No? Bello.

Impennata

Da quando promuovo i miei libri su facebook
le vendite hanno avuto un'impennata.
Come una formica su una briciola di pane.

domenica 9 ottobre 2016

Empatie

Ai pittori, piacciono i miei libri.
Agli scrittori, i miei quadri.

martedì 4 ottobre 2016

Credenze popolari

Se mi cercate
nella credenza letteraria
sto nell'angolino dei sotto faceti.

lunedì 3 ottobre 2016

Intuizione

Secondo me
i CRAL dei ferrovieri
pullulano di scambisti.

domenica 25 settembre 2016

Libertà coatta

Dev'essere dura
in galera
gestire
tutto quel tempo libero.

martedì 20 settembre 2016

Meteo


Mentre il meteorologo regionale della trasmissione delle 7 e 30 si avvoltolava in circonvoluzioni verbali su correnti, alta e bassa pressione, cumuli, quote, temperature, umidità, venti, instabilità e depressioni, facendo previsioni, senza farmi capire niente di niente, mi sono affacciato alla finestra.
Ho guardato il cielo. Nuvoloso, con qualche goccia di pioggia. Ho preso l’ombrello e sono uscito spegnendo la TV.


giovedì 15 settembre 2016

Reset

Vivere in una certa maniera
impegnandosi per far bella figura
soprattutto con se stessi.
Faticare come un pazzo
nell'era del resettaggio quotidiano
non serve a un beneamato cazzo.

mercoledì 14 settembre 2016

Amnesie

L'altro giorno non mi veniva in mente la parola "pudore". Mi son vergognato poi della mia memoria.

martedì 13 settembre 2016

Neologismi

NECROROLOGIO
Alla fine, l'amatissimo orologio, esalò l'ultimo tic tac.

lunedì 12 settembre 2016

Esattamente

Se non vuoi vivere pericolosamente
non dire mai quello che pensi
esattamente.

venerdì 9 settembre 2016

Modello per anziani

L'anno scorso si rompe il mio arcaico cellulare Samsung che comprai, chiedendo quello più economico (30 euri), adatto all'uso minimo che ne faccio. Decido allora di investire nella nuova tecnologia e di fare il passo più lungo della gamba, come si dice. Spendo 35 euri per un altro Samsung, però chiudibile. La commessa lo definisce "il modello per anziani". Caspita, penso. Allora è vero che dimostro meno dei miei anni.

Inevitabile

Per un pittore, mi pare, sia inevitabile sentirne sui suoi quadri, di tutti i colori.

lunedì 5 settembre 2016

Neologismi

ATTRATTORE
Mezzo accattivante per rimorchiare clienti appassionati di agriturismo.

domenica 28 agosto 2016

Intanto




"Intanto la vita, la vera vita degli uomini, con i suoi interessi elementari di salute, di malattia, di lavoro, di riposo e con i suoi interessi di pensiero, di scienza, di poesia, di musica, d'amore, d'amicizia, di odio, di passioni, scorreva come sempre, indipendentemente e al di fuori dell'intesa o dell'ostilità con Napoleone Bonaparte e di ogni possibile riforma."
(pag.511)







Calamità

Dopo ogni calamità, c'è un'altra calamità: la sfilata delle autorità.

giovedì 25 agosto 2016

Lacune lucane

Le lacune lucane
ci sono, ci sono,
ma sono colmate
non solo dai Sassi
ma dai tanti talenti.
Alcuni son veloci.
Altri più lenti.

La formica, poi, è morta

La formica di Arturo, poi, è morta nella saliera. Eppure era vuota. Lui dice che era vecchiarella. Io penso che oltre al sale, farà male anche la memoria del sale. Evidentemente. Anche se la formica defunta era della parrocchia di Sant'Anna, sarà difficile (francamente) che il parroco celebri il funerale. Cercherò di spiegarglielo ad Arturo.

Piccoli piaceri solitari

Fumarsi un toscano sul divano, davanti alla TV (il camino dei nostri tempi) e scoprire che la TV fa più fumo (specie in certi talk) sia del camino che del toscano.

mercoledì 24 agosto 2016

Frivoli

Ogni tanto arriva un terremoto che ti ricorda che non si può essere frivoli. O che, forse, bisogna esserlo ancora di più.

martedì 23 agosto 2016

Vintage


Una cosa anni ‘50
Ieri Arturo, che ha sette anni, ha fatto una cosa anni ’50. Ha catturato una formica e l’ha portata a casa. Ora vive in una saliera. La formica, ovviamente.

Madonna nera

Con le royalty del petrolio
finanziata la scultura
dei Portatori della Madonna.
Si capisce una cosa amara e vera
che a Viggiano la Madonna
non poteva che essere nera.

lunedì 22 agosto 2016

Dolci

Per me che sono un accidioso, il dolce preferito non lo trovo in pasticceria, ma comodamente a casa mia. E’ il dolce far niente.

domenica 21 agosto 2016

Lucio Battisti - Ancora Tu


Dove ti portano certe canzoni

Dove ti portano certe canzoni. "Ancora tu" di Lucio Battisti: inverno a Forcella, comprate tre arance, camminavo su lastre laviche scivolose per la pioggia... era già buio, anche se erano le sei del pomeriggio, mi chiedevo come aveva fatto il fruttivendolo ambulante a pesarmi tre arance un chilo con la sua bilancia acrobatica. E m'ero convinto che m'aveva fregato. Primo anno da studente di architettura a Napoli. Abitavo alla Duchesca. Ero già abbastanza disperato.

venerdì 19 agosto 2016

Simpatici e antipatici

Mi sono simpatici
gli antipatici autentici.
Non fanno gli amiconi.
Non rompono i coglioni.
Non ti fanno perder tempo.

giovedì 18 agosto 2016

Belen-Belin

Quando nel porto di Genova
arriva Belen
i camalli in coro fanno:
Beliiiiiiiiiiiiiiiiiiiin.

mercoledì 17 agosto 2016

Piacere

Il piacere supremo
un piacere da Eremo
è liberarsi dall'ossessione
di dover piacere alle persone.

martedì 16 agosto 2016

Ciak, si gira

Mentre Papaleo girava
Basilicata coast to coast
una lucertola girava
attorno alla sua Lacoste.

Santi

E' morto Bernabei.
Sembra sia morto un santo.
Il santo dei miei zebedei.

sabato 13 agosto 2016

Contraddirsi


Quando ti beccano in contraddizione, citare sempre i versi di Walt Whitman: " Mi contraddico? Ebbene sì. Mi contraddico. Sono vasto, contengo moltitudini."










Ma che ti mordi?

Atleti che mordono le medaglie vinte. Sono immagini che rafforzano il mio genetico odio verso ogni forma di agonismo. Per non pensare a quanto possa puzzare tutto quell'inutile sudore. Non so proprio cosa ci sia da vantarsi.

martedì 9 agosto 2016

Certi giorni

Certi giorni
mi rivolgo a me stesso
chiamandomi
Sua Malmostosità.

lunedì 8 agosto 2016

Una goccia di caffè e la fede


L’espressione “hai le mani di ricotta” rivolta a chi dalle mani gli casca spesso qualcosa assai mi s’addice. E faccio danni. Una volta m’è successo con una tazzina di caffè che mi casca per terra, appena bevuta, ma con una residua goccia zuccherata nel fondo. La goccia raggiunge le pareti, la camicia, s’insinua perfida nel tiretto delle posate, macchia il calzino alla caviglia che l’ha colpita nel tentativo di acchiapparla a volo, fino a schiantarsi contro la lampada amata e schivando l’odiata bomboniera ed è proprio allora che mi sento un vero credente e grande astematore della divinità suprema, bisognoso di un calendario perché in questi casi la quantità diventa qualità e confidando nella comprensione di nostro Signore che, se è un vero signore, certamente capisce misericordioso il mio ineluttabile momento di stizza. Che mai come in quel momento capisco perché si chiama “stizza”.


sabato 6 agosto 2016

Cercare, trovare


Domande ricorrenti

Dove posso trovare i tuoi libri?
Fai come per la carne. Vai in macelleria. La frutta? Dal fruttivendolo. Il pane, dal panettiere. Vai in libreria. Capace che li trovi lì, i libri.

mercoledì 3 agosto 2016

Taglio alla Guantanamo con 81 piccole lune.

Il barbiere m'ha chiesto: Come li facciamo i capelli? E io, come Dovlatov, ho detto: In silenzio. Poi mi son addormentato e al risveglio ho chiesto di fare una telefonata al mio avvocato.

martedì 2 agosto 2016

Lettore forte

LETTORE FORTE
Sollevatore di pesi che ha un'unica debolezza: leggere.

sabato 30 luglio 2016

Ultravioletto, acrilico su tela 50x50, 2016

Provocazioni

Ah, la spocchia dell'artista che vuole "provocare".
Lo manderei dieci anni alla catena di montaggio
della Sata, finalmente a lavorare.

domenica 24 luglio 2016

Che novità? Nessuna





Ecco perché camminare significa farla definitivamente finita con le informazioni, con quelle che ormai soltanto ironicamente chiamiamo le "nuove". E' proprio delle "nuove" diventare vecchie non appena le si enuncia. Fintanto che si è presi nell'ingranaggio, dice Thoreau, si è nella catena: si vuole conoscere la prossima. La vera sfida però non è sapere che cosa è cambiato, ma accostarsi a ciò che resta eternamente nuovo. Ecco perché bisogna sostituire la lettura dei giornali del mattino con una passeggiata. Le notizie si sostituiscono, si ripetono, si dimenticano. Non appena si cammina, difatti, tutto quel rumore, quelle voci, tutto si cancella. Che novità? Nessuna, la calma eternità delle cose, sempre rinnovata.

(pag.102-103)

prendere il Thoreau per le corna



lo oggi, solo oggi, ho scoperto di essere un seguace di Thoreau.


"Quell'esistenza che Thoreau ha condotto- - esistenza di rifiuto (Emerson racconta che la sua prima reazione ad ogni sollecitazione era dire no; che per lui era sempre più facile rifiutare che accettare), ma anche di scelte radicali: lavorare solo lo stretto necessario, camminare a lungo tutti i giorni, non lasciarsi invischiare nel gioco sociale...

(pag.103)


Impeachment

Con un sì, t'impicci.
Con un no, ti spicci.
Io, sono un po' d'anni...
non faccio che spicciarmi.

(pag.140)

Farsi da parte

Camminare vuol dire farsi da parte: tenersi ai margini di coloro che laorano, ai margini delle strade di grande scorrimento, ai margini dei produttori di profitti e di miseria, degli sfruttatori, dei laboriosi, ai margini delle persone serie che hanno sempre qualcosa di meglio da fare che accogliere la pallida dolcezza di un sole invernale o la frescura di una brezza primaverile.




(Fredéric Gros, Andare a piedi, Filosofia del camminare, Garzanti 2013, pag. 96, cap. La conquista del selvatico - Thoreau).

lunedì 18 luglio 2016

Rinnegato

Alla fermata dell'autobus, un nordico mi chiede dal finestrino della sua macchina indicazioni per la Sellata. Non ho idea di come ci si arriva da Via Cavour alla Sellata e rispondo col mio accento putenzese, Mi dispiace, ma non sono di qui.

sabato 16 luglio 2016

Pubblicità

Onoranze funebri in leasing:
Tavut tavut tavut
a rate a rate a rate
(scordammece o' passato).

mercoledì 13 luglio 2016

News

Lutto
Lutto nel mondo della cultura. E' morto Provenzano, il famoso autore de' I Pizzini.

Notizia.
Stasera, alle 21,00 NON presenterò il mio nuovo libro in tutte le librerie d'Italia.

martedì 12 luglio 2016

Lettori forti


Incontro in centro l’amico poeta con cui un tempo facevamo delle letture di un certo successo, dove il pubblico rideva incredulo. Mi dice che sta andando in libreria (sì quella libreria) a comprare il mio nuovo libro per spedirlo a un caro amico suo di Modena. E che lui già ne aveva comprata una copia. Cercava pure un libro di cui si ricordava solo la foto di copertina. Fa impazzire per un quarto d’ora i commessi nella ricerca iconografica senza successo. Ci rinunciamo. Usciamo. Il mio libro poi non l’ha più comprato.


lunedì 11 luglio 2016

La cicala e la formica

Mentre dipingo sento il bip bip incessante della cassa del supermercato qua sotto.
E capisco meglio la favola della cicala e della formica.

Fashion & Vintage



Vedere la sfilata di Dolce & Gabbana a Napoli, in piazzetta San Gaetano ai Tribunali, proprio dove compravo 35 anni fa dalla stracciarola stoffe da usare per i miei quadri, m'ha fatto un certo effetto. Fashion e vintage insieme, direi.

sabato 9 luglio 2016

Essere sociali

Frost scrisse: "essere sociali vuol dire perdonare".
Ecco una cosa che dovrei imparare.

venerdì 8 luglio 2016

E poi strappavo tutto


"Magari avessi avuto una routine per la scrittura" dichiarò Arthur Miller in un'intervista, nel 1999. "Mi alzavo la mattina, andavo allo studio e scrivevo. E poi strappavo tutto! Ecco qual era la mia routine. A volte tenevo qualcosa, e seguitavo da lì. L'unica immagine che mi viene in mente è quella di un uomo che vaga con una barra di ferro in mano sotto una tempesta di fulmini".


(Mason Currey, Rituali quotidiani, Vallardi 2016, pag.72-73)

Senza alcol


Un astemio eroico

Pare che il grande Céline bevesse solo acqua. E' quasi commovente pensare a tutta quella sua petite musique, a quelle pagini sublimi, scritte senza acol, a quel tormento costante mai confortato da una bottiglia di bordeaux, da un bicchiere di cognac o da una coppa di champagne.

(pag.118)

mercoledì 6 luglio 2016

Su e giù


In quella libreria del centro, son stato in vetrina qualche giorno. Poi, di nuovo, per punizione, giù, con gli autori locali. E' una questione di feeling. Però un mio lettore, mi dice che ha acquistato una copia, e scendendo giù, m'ha tirato un po' su.....

Funerali in libreria

Oggi, davanti a una libreria del centro, tre auto delle pompe funebri in attesa. Entri dentro, atmosfera, accoglienza e facce dei commessi, adeguate all'evento.

50 pagine di guerra, 50 pagine di pace



Prime cento pagine di Guerra e Pace: Visite, conversazioni, ricevimenti, festa di onomastico e pranzo e dopopranzo, giochi di carte e danze, agonia di un conte, infatuazioni adolescenziali, principi e contesse, corse in carrozze, volontari in guerra, Bonaparte all'orizzonte, intrighi di eredità e scherzi divertenti, come legare un commissario a un orso e buttarli nel fiume....o scommettere di riuscire a scolarsi in un'unica tirata una bottiglia di rhum a cavalcioni di un davanzale di una finestra al terzo piano. Come si fa a memorizzare decine e decine di nomi e patronimici? Qualcuno, non mi ricordo più chi, disse la cosa giusta. Vai avanti comunque, vedrai che dopo qualche centinaio di pagine capisci tutto lo stesso....

domenica 3 luglio 2016

Sai cos'é?


- "Sai cos'è l'isola di Wight"?
- No.

Dik Dik, L'isola di Wight


(pag.132)

manco un Tolstoj





la nostra gang

volevo chiamare i nostri gatti
Ezra, Céline, Turgenev,
Ernie, Fedor e
Gertrude
ma
siccome sono un bravo ragazzo
ho lasciato che mia moglie
desse loro i nomi
e così abbiamo:
Ting, Ding, Beeker,
Bhau, Feather e
Beauty.

manco un Tolstoj
in tutto 'sto cazzo di
gruppo.


(pag.129)

venerdì 1 luglio 2016

Bukowski sui gatti

Le fabbriche, le prigioni, le notti e i giorni ubriachi, gli ospedali mi hanno rammollito e sbatacchiato come un topo in bocca a un gatto frenetico: la vita. (pag.28)

martedì 28 giugno 2016

Il Testamento di Tito

Il testamento di Tito, assieme all'Amico fragile, è la mia migliore canzone. Dà un'idea di come potrebbero cambiare le leggi se fossero scritte da chi il potere non ce l'ha. E' un'altra delle canzoni scritte con il cuore, senza paura di apparire retorico, e riesco a continuare a cantarla, ancora oggi, senza stanchezza. (pag.35)

domenica 26 giugno 2016

Confusione

C'è gente che confonde la pittura con l'illustrazione. Per esempio: Camillo Langone.

venerdì 24 giugno 2016

Un Fincipit

"Quando sei qui con me questa stanza non ha più pareti ma alberi" e sugli alberi è pieno di paparazzi, mia cara Belén. Gino Paoli, Il cielo in una stanza

domenica 19 giugno 2016

Miracoli

Solo a Christo poteva venire in mente di far camminare sull’acqua moltitudini che fanno pure la fila come se non bastasse già il miracolo di star in piedi sulla terra in mezzo a folle di solitudini.

Comix 2017

(Giancarlo Tramutoli, Aforismi d'umorismo, pag.525)



Enel
Si dice
che Ungaretti
pagasse delle mostruose
bollette della luce.


Capolavoro!

Un mio vecchio amico, ogni volta che gli regalo un mio libro, dopo che lo ha letto, mi dice: Io, non ne capisco niente, ma secondo me, è un capolavoro!

martedì 14 giugno 2016

Espressioni parassite




   E nel discorso del presidente della repubblica, Sergio Mattarella, nei primi minuti, se c'era un saluto, era rispettoso, se c'era un pensiero, era deferente, se c'era un momento, era difficile, se c'era una carta, era fondamentale, se c'era un consiglio, era superiore (e della magistratura), se c'era un'unità, era nazionale, se c'era una prova, era dura, se c'era un un'unione, era europea, se c'eran dei diritti, eran fondamentali, se c'era un popolo, era italiano, se c'era un bene, era comune, se c'era un capo, era dello stato, se c'era un garante, era della costituzione, se c'era un arbitro, era imparziale, e li mi ero fermato e mi ero chiesto "Ma come mai, ne han parlato tutti così bene?".

(Paolo Nori, Le parole senza le cose, Laterza 2016, pag.84-85)

domenica 12 giugno 2016

35 lune

35 lune, acrilico su tela 50x50, 2016

sabato 11 giugno 2016

Agenda Comix 2017






Herpes & tabù
Lagnandosi mi mostrò
l'herpes sulla bocca.
Poi mi disse:
scusa lo sfogo.


(Aforismi d'umorismo di Giancarlo Tramutoli, pag. 525)

Evasione




In copertina, Annamaria Moramarco, Il mondo cubico, olio su tela, 2015






Evasione

L'unico nero
davvero emerso in Italia
è Mario Balotelli.


(pag.148)

Immacolata concezione

Immacolata concezione, acrilico su tela 100x150, 2007

venerdì 10 giugno 2016

Un'epigrafe





Opera n.13
Tranne me e te, tutto il mondo è pieno di gente strana. E poi anche te sei un po' strano.

Daniele Benati
Opere complete di Learco Pignagnoli

giovedì 9 giugno 2016

Tragico difetto



























«C’è un tragico difetto nella nostra preziosa Costituzione, e non so come vi si possa rimediare. È questo: solo gli scoppiati vogliono candidarsi alla presidenza. Ed era così già alle superiori. Solo gli alunni più palesemente disturbati si proponevano per fare i rappresentanti di classe. Si potrebbero fare esaminare tutti i candidati da alcuni psichiatri. Ma chi vorrebbe mai fare lo psichiatra, se non uno scoppiato?».




Kurt Vonnegut, Quando siete felici, fateci caso, Minimum Fax, 2015

Requisito minimo

"Io, le elezioni, in questi ultimi vent’anni, non è che ho partecipato tantissimo, in nessuno dei posti dove ho abitato, perché non ho mai trovato, ormai da vent’anni, un candidato che rispondesse al minimo requisito che serve per avere il mio voto, che è non presentarsi alle elezioni. Uno che non si presenta, lo potrei forse anche votare, se uno ha la faccia tosta di presentarsi non ci penso minimamente, a votarlo..."
Paolo Nori



mercoledì 8 giugno 2016

La primavera o la seconda finta?

La Primavera o la seconda finta? acrilico su stoffa su tela 70x200, 2015, proprietà Falasca

9 palle bianche (Omaggio ai Manzoni)

9 palle bianche, acrilico su tela 60x60 e carta pesta, 2016



Omaggio a Piero Manzoni, ma pure alla pallosità de I Promessi Sposi di Alessandro.

Big Red

Big Red, Olio su tela 150x150, Terrazza Grande Albergo Potenza

martedì 7 giugno 2016

Melodia

Melodia 25 giugno 2015, acrilico su cotone 60x80.

VORTICI

VORTICI, ACRILICO SU TELA 50X70, 2016 (proprietà famiglia Natale)

lunedì 6 giugno 2016

optical n.3

Optical n.3, acrilico su tela 50x50, 2016

domenica 5 giugno 2016

Bianco



Bianco, acrilico su tela 60x60 2015

Soddisfazioni

Ieri, in una libreria del centro, avendo venduto le tre copie de L'Acuto e l'Ottuso, (anche se opportunamente nascoste al piano di sotto tra i negletti autori locali), ne porto altre tre copie agli attoniti commessi. Magari stavolta mi fate l'onore di mettermi in vetrina, sa, proprio oggi ho preso da voi una copia della nuova Agenda Comix (nascosta nel magazzino) dove figuro tra gli autori. (Che tristezza quando ti costringono per disperazione a vantarti da te). Loro ne prendono atto, quasi malvolentieri, che han venduto in un mese tutte e tre le copie di un autore locale. Ed ora gli tocca prenderne altre tre. E magari le venderanno pure. Chissà dove le nasconderanno questa volta.

E' uscita la nuova Agenda Comix 2017


5 miei aforismi a pag.525




Agenda Comix 2016


sabato 4 giugno 2016

64 lune

64 lune, acrilico su tela 50x50 2016

Ragù






Ragù

Il ragù, secondo me, è un passato remoto. Quei sughi di una volta, tanto tempo fa, quando si facevano cuocere per ore, a fuoco lento.

(pag.107)

venerdì 3 giugno 2016

giovedì 2 giugno 2016

90 lune, acrilico su tela 50x50, 2016



Ci sono cose







Ci sono cose che non devono essere raccontate.


(Fabrizio De André, Sotto le ciglia chissà,  I diari, Mondadori 2016, pag.236)

Lavorare





Questo fatto di lavorare, pensavo, il problema non è tanto il fatto di buttare via otto ore al giorno per cinque o sei giorni al mese per campare, dicevo. Il problema, dicevo, è che se otto ore al giorno tu ti occupi di qualche cosa, poi quella cosa ti occupa. Dopo ti restano dentro il cervello le frasi dei californiani o dei francesi. E quelle sono frasi di gente che in mezzo alla fronte hanno un cartellino con su scritto Profitto. Intrallazzi, c'è scritto. Carriera, c'è scritto. ambizione. Sfondare. Che tu, a te, ti vien da pensare Carriera? Sfondare? Ma sfondare cosa? E dopo? Non capisci. Però praticamente, anche se non capisci, tu passi la tua giornata piegato ad aiutarli a raggiungere l'obiettivo che hanno scritto sul cartellino. E se stai piegato tutto il giorno, dopo quando ti alzi vai via storto. Se tutto il giorno ti occupi di stronzate, dopo, di notte, quando ti metti a scrivere, vai via storto. L'unica cosa buona, pensavo, è che ti aumenta il nervoso. E scrivere è una cosa strana, pensavo, mica come le altre: più sei nervoso, più scrivi bene.


(Paolo Nori, Spinoza, Marcos Y  Marcos, 2016, pag.63-64)