sabato 5 marzo 2016

Melodie ottiche

Aggiungi didascalia

Tutti quegli enormi romanzi



... nella poesia c'è un' incredibile compressione, una condensazione, e così puoi fare a meno di tutti quegli enormi romanzi. Tutto può essere fatto in uno spazio ridotto...

(pag.236)

Acceleratore mentale


Be', scrivere poesie era interessante, più interessante di qualsiasi altra cosa. La composizione è uno straordinario acceleratore mentale. Crei delle connessioni che, a dir poco, non ti aspettavi di fare, e quando succede, una volta che si sono create, diventi dependente. Vuoi crearne delle altre.

(pag.229)

In realtà è una virtù


Per leggere un libro non serve un intermediario. Vede, leggere  un libro è un processo altamente individuale, altamente idiosincratico. E  va bene che alla scuola superiore uno abbia ricevuto un insegnamento inadeguato, perché così le categorie accademiche non si mettono in mezzo, non vanno a interferire con il suo senso, con l suo apprezzamento della lingua. E' una mancanza che in realtà è una virtù.

(pag. 237)

Non sono altro che note


Cara Amica
il suo acume mi spaventa. Non riesco più a seguirla. Be or not... Io invece non sono altro che artigiano di una certa musica. Prendo le mie note dovunque, dove le trovo, nel chiarore e nel buio. Non sono altro che note. Non m'interessano in se stesse. Sembro così, sembro cosà... Non sono altro che artigiano di una certa musica, tutto qui, e il resto m'è infinitamente indifferente, incomprensibile, mi dà un panico senso di noia. Il mondo mi sembra straordinariamente pesante con i suoi personaggi sostenuti, petulanti, sguaiati, incollati ai loro desideri, alle loro passioni, ai loro vizi, alle loro virtù, alle loro spiegazioni. Pesanti, interminabili, striscianti, mi sembrano così le persone, inebetite, insopportabili nella loro petulante lentezza. Pesanti. Riesco in definitiva a classificare gli uomini e le donne  solo in base al loro "peso". Pesano... Ruminano venti ore, vent'anni... lo stesso coito, lo stesso pregiudizio, lo stesso odio, la stessa vanità.
   Il suo affezionatissimo
                                                                            Louis.

Sii felice


Sii felice per quanto puoi a modo tuo, secondo i tuoi ritmi. Vedrai. Passa tutto. S'aggiusta tutto, niente è essenziale, si sostituisce tutto, tranne il povero rifugio dove viene traslato e dimenticato tutto. Stai attenta agli artisti perditempo, sono una legione, a quelli che fanno commenti gratuiti. E' una regola assoluta esser duri con loro, bisogna evitare i calabroni, categoricamente - gli impostori, gli sbaciucchioni complimentosi. Un artista non sa che farsene di queste melensaggini, di queste debolezze mondane, che fanno avvizzire e sviliscono i più dotati. Tutto dev'essere brutale, chi crea non sa che farsene dell'opinione degli uomini. Prima di tutto deve disprezzarli - per ciò che sono, cani infoiati, abbaioni e avidi.
Vedi, ecco  che ricomincio da capo...

(pag.225-226)