domenica 30 aprile 2017

Lentissima

Eppure, quando per guardarla affacciata alla finestra, la figlia del capostazione, di cui tutto il quartiere era innamorato, cadde dalla bicicletta facendosi un buco sotto il ginocchio, aveva ancora dodici anni, ma avrebbe già dovuto capire come sarebbero sempre andati per lui i rapporti con le femmine.

(Confessioni di un misantropo, in lenta, lentissima, lavorazione)

Una meraviglia

Erano anni e anni e anni che non leggevo un libro così sublime e così scritto, genialmente bene. Ha ragione D'Orrico su La Lettura a osannarlo. E grazie al maestro Cappelli che me l'ha, già da un mese, segnalato... Sto li a sottolineare come uno scemo quasi ogni pagina tanta è la meraviglia, la precisione, l'acume, l'humour cinico e l'eleganza della sua scrittura. Bellissimo.

Confessioni di un misantropo

Sotto casa, proprio a cinque metri, Martino ha il supermercato. Quando va a far la spesa, si muove nei corridoi stretti dove oltre ai clienti coi cestini e i carrelli, passano, quasi spintonandolo, dipendenti sempre in movimento, che sistemano o spostano merci, con facce sempre tristi o incazzate. Questo gli impedisce di indugiare, prende le cose a volo e esce di corsa. Pensa che dovrebbero mettere un cartello all’ingresso. QUI DENTRO E’ VIETATO SORRIDERE.


(Confessioni di un misantropo, in lavorazione, lentissima)

Un'idea

Un'idea veloce per il pranzo? Coniglio. Vivo. Va bene anche per i vegetariani. Quando l'acchiappate, dividete con lui qualche foglia d'insalata.