sabato 30 luglio 2016

Ultravioletto, acrilico su tela 50x50, 2016

Provocazioni

Ah, la spocchia dell'artista che vuole "provocare".
Lo manderei dieci anni alla catena di montaggio
della Sata, finalmente a lavorare.

domenica 24 luglio 2016

Che novità? Nessuna





Ecco perché camminare significa farla definitivamente finita con le informazioni, con quelle che ormai soltanto ironicamente chiamiamo le "nuove". E' proprio delle "nuove" diventare vecchie non appena le si enuncia. Fintanto che si è presi nell'ingranaggio, dice Thoreau, si è nella catena: si vuole conoscere la prossima. La vera sfida però non è sapere che cosa è cambiato, ma accostarsi a ciò che resta eternamente nuovo. Ecco perché bisogna sostituire la lettura dei giornali del mattino con una passeggiata. Le notizie si sostituiscono, si ripetono, si dimenticano. Non appena si cammina, difatti, tutto quel rumore, quelle voci, tutto si cancella. Che novità? Nessuna, la calma eternità delle cose, sempre rinnovata.

(pag.102-103)

prendere il Thoreau per le corna



lo oggi, solo oggi, ho scoperto di essere un seguace di Thoreau.


"Quell'esistenza che Thoreau ha condotto- - esistenza di rifiuto (Emerson racconta che la sua prima reazione ad ogni sollecitazione era dire no; che per lui era sempre più facile rifiutare che accettare), ma anche di scelte radicali: lavorare solo lo stretto necessario, camminare a lungo tutti i giorni, non lasciarsi invischiare nel gioco sociale...

(pag.103)


Impeachment

Con un sì, t'impicci.
Con un no, ti spicci.
Io, sono un po' d'anni...
non faccio che spicciarmi.

(pag.140)

Farsi da parte

Camminare vuol dire farsi da parte: tenersi ai margini di coloro che laorano, ai margini delle strade di grande scorrimento, ai margini dei produttori di profitti e di miseria, degli sfruttatori, dei laboriosi, ai margini delle persone serie che hanno sempre qualcosa di meglio da fare che accogliere la pallida dolcezza di un sole invernale o la frescura di una brezza primaverile.




(Fredéric Gros, Andare a piedi, Filosofia del camminare, Garzanti 2013, pag. 96, cap. La conquista del selvatico - Thoreau).

lunedì 18 luglio 2016

Rinnegato

Alla fermata dell'autobus, un nordico mi chiede dal finestrino della sua macchina indicazioni per la Sellata. Non ho idea di come ci si arriva da Via Cavour alla Sellata e rispondo col mio accento putenzese, Mi dispiace, ma non sono di qui.

sabato 16 luglio 2016

Pubblicità

Onoranze funebri in leasing:
Tavut tavut tavut
a rate a rate a rate
(scordammece o' passato).

mercoledì 13 luglio 2016

News

Lutto
Lutto nel mondo della cultura. E' morto Provenzano, il famoso autore de' I Pizzini.

Notizia.
Stasera, alle 21,00 NON presenterò il mio nuovo libro in tutte le librerie d'Italia.

martedì 12 luglio 2016

Lettori forti


Incontro in centro l’amico poeta con cui un tempo facevamo delle letture di un certo successo, dove il pubblico rideva incredulo. Mi dice che sta andando in libreria (sì quella libreria) a comprare il mio nuovo libro per spedirlo a un caro amico suo di Modena. E che lui già ne aveva comprata una copia. Cercava pure un libro di cui si ricordava solo la foto di copertina. Fa impazzire per un quarto d’ora i commessi nella ricerca iconografica senza successo. Ci rinunciamo. Usciamo. Il mio libro poi non l’ha più comprato.


lunedì 11 luglio 2016

La cicala e la formica

Mentre dipingo sento il bip bip incessante della cassa del supermercato qua sotto.
E capisco meglio la favola della cicala e della formica.

Fashion & Vintage



Vedere la sfilata di Dolce & Gabbana a Napoli, in piazzetta San Gaetano ai Tribunali, proprio dove compravo 35 anni fa dalla stracciarola stoffe da usare per i miei quadri, m'ha fatto un certo effetto. Fashion e vintage insieme, direi.

sabato 9 luglio 2016

Essere sociali

Frost scrisse: "essere sociali vuol dire perdonare".
Ecco una cosa che dovrei imparare.

venerdì 8 luglio 2016

E poi strappavo tutto


"Magari avessi avuto una routine per la scrittura" dichiarò Arthur Miller in un'intervista, nel 1999. "Mi alzavo la mattina, andavo allo studio e scrivevo. E poi strappavo tutto! Ecco qual era la mia routine. A volte tenevo qualcosa, e seguitavo da lì. L'unica immagine che mi viene in mente è quella di un uomo che vaga con una barra di ferro in mano sotto una tempesta di fulmini".


(Mason Currey, Rituali quotidiani, Vallardi 2016, pag.72-73)

Senza alcol


Un astemio eroico

Pare che il grande Céline bevesse solo acqua. E' quasi commovente pensare a tutta quella sua petite musique, a quelle pagini sublimi, scritte senza acol, a quel tormento costante mai confortato da una bottiglia di bordeaux, da un bicchiere di cognac o da una coppa di champagne.

(pag.118)

mercoledì 6 luglio 2016

Su e giù


In quella libreria del centro, son stato in vetrina qualche giorno. Poi, di nuovo, per punizione, giù, con gli autori locali. E' una questione di feeling. Però un mio lettore, mi dice che ha acquistato una copia, e scendendo giù, m'ha tirato un po' su.....

Funerali in libreria

Oggi, davanti a una libreria del centro, tre auto delle pompe funebri in attesa. Entri dentro, atmosfera, accoglienza e facce dei commessi, adeguate all'evento.

50 pagine di guerra, 50 pagine di pace



Prime cento pagine di Guerra e Pace: Visite, conversazioni, ricevimenti, festa di onomastico e pranzo e dopopranzo, giochi di carte e danze, agonia di un conte, infatuazioni adolescenziali, principi e contesse, corse in carrozze, volontari in guerra, Bonaparte all'orizzonte, intrighi di eredità e scherzi divertenti, come legare un commissario a un orso e buttarli nel fiume....o scommettere di riuscire a scolarsi in un'unica tirata una bottiglia di rhum a cavalcioni di un davanzale di una finestra al terzo piano. Come si fa a memorizzare decine e decine di nomi e patronimici? Qualcuno, non mi ricordo più chi, disse la cosa giusta. Vai avanti comunque, vedrai che dopo qualche centinaio di pagine capisci tutto lo stesso....

domenica 3 luglio 2016

Sai cos'é?


- "Sai cos'è l'isola di Wight"?
- No.

Dik Dik, L'isola di Wight


(pag.132)

manco un Tolstoj





la nostra gang

volevo chiamare i nostri gatti
Ezra, Céline, Turgenev,
Ernie, Fedor e
Gertrude
ma
siccome sono un bravo ragazzo
ho lasciato che mia moglie
desse loro i nomi
e così abbiamo:
Ting, Ding, Beeker,
Bhau, Feather e
Beauty.

manco un Tolstoj
in tutto 'sto cazzo di
gruppo.


(pag.129)

venerdì 1 luglio 2016

Bukowski sui gatti

Le fabbriche, le prigioni, le notti e i giorni ubriachi, gli ospedali mi hanno rammollito e sbatacchiato come un topo in bocca a un gatto frenetico: la vita. (pag.28)