sabato 5 marzo 2016

Non sono altro che note


Cara Amica
il suo acume mi spaventa. Non riesco più a seguirla. Be or not... Io invece non sono altro che artigiano di una certa musica. Prendo le mie note dovunque, dove le trovo, nel chiarore e nel buio. Non sono altro che note. Non m'interessano in se stesse. Sembro così, sembro cosà... Non sono altro che artigiano di una certa musica, tutto qui, e il resto m'è infinitamente indifferente, incomprensibile, mi dà un panico senso di noia. Il mondo mi sembra straordinariamente pesante con i suoi personaggi sostenuti, petulanti, sguaiati, incollati ai loro desideri, alle loro passioni, ai loro vizi, alle loro virtù, alle loro spiegazioni. Pesanti, interminabili, striscianti, mi sembrano così le persone, inebetite, insopportabili nella loro petulante lentezza. Pesanti. Riesco in definitiva a classificare gli uomini e le donne  solo in base al loro "peso". Pesano... Ruminano venti ore, vent'anni... lo stesso coito, lo stesso pregiudizio, lo stesso odio, la stessa vanità.
   Il suo affezionatissimo
                                                                            Louis.

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