giovedì 23 luglio 2015

Solo un po'

Chiama la Vodafone per una promozione commerciale. Risponde la mia convivente e dice compunta, Purtroppo non c'è più. Quelli di Vodafone (che avevano chiesto di me, Giancarlo Tramutòli, dicono sempre Tramutòli, gli stronzi), dicono, Così giovane? E lei, la mia convivente, con la gioia negli occhi e la risata in gola, Eh già... e chiude il telefono appena in tempo prima di ridere. Io a fianco, sul divano, son rimasto un po' male, ma solo un po'. Conosco benissimo la categoria dell'ancor giovane vedova allegra. Mi pare fosse un'operetta morale di quel poeta di Recanati, ma forse mi sbaglio col musicista di Pesaro o col Santo Padre di Roma. Boh?

Figurine



Louis-Ferdinand Céline

Contro tutte le bandiere


L'enfant terrible del calcio francese. Individualista, ribelle, irascibile, razzistoide, ingestibile dentro e fuori dal campo. Per Céline, il calcio, così come la vita, era solo un gran merdaio, per cui giocava contro tutto e contro tutti; non aveva compagni di squadra, ma solo avversari.
Non c'è partita in cui non sia stato espulso e ha un record imbattibile di giornate di squalifica. Attaccabrighe per natura, estroso come giocatore e bizzarro come uomo, era una via di mezzo tra George Best, Gigi Meroni d Eric Cantona.

[Silvano Calzini, Figurine, I grandi scrittori raccontati come campioni del pallone, Ink, Milano 2015,pag. 114]

Raduno di rondini

Uscendo di casa, mio figlio che ha quasi sei anni, alza gli occhi al cielo terso di luglio e vedendo una trentina di rondini volteggiare mi dice, Cosa c'è oggi, un raduno di rondini? Lo sai, che suona proprio bene, (ra-du-no-di-ron-di-ni), con tutte queste r,d,n,d, in sequenza, gli rispondo. Capisco, da come mi guarda, che non gliene frega niente dell'assonanza.