"Magari avessi avuto una routine per la scrittura" dichiarò Arthur Miller in un'intervista, nel 1999. "Mi alzavo la mattina, andavo allo studio e scrivevo. E poi strappavo tutto! Ecco qual era la mia routine. A volte tenevo qualcosa, e seguitavo da lì. L'unica immagine che mi viene in mente è quella di un uomo che vaga con una barra di ferro in mano sotto una tempesta di fulmini".
(Mason Currey,
Rituali quotidiani, Vallardi 2016, pag.72-73)
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