
In cortile non c’è più nessuno, è pomeriggio, ha appena smesso di piovere e si sentono solo i colpi lenti della sfera che batte e rimbalza, echeggiando fin nella tromba delle scale. Rimbombi profondi, cardiaci, e il rimbalzo.
La mia infanzia è segnata da questo metronomo. E’ così che ho imparato il controllo di palla.