Senza accendere la luce della sua camera Klimkov si spogliò in silenzio, al buio trovò il letto a tentoni, si coricò e si avvolse stretto nelle lenzuola fredde e umide. Non voleva vedere e sentire niente, desiderava solo raggomitolarsi per diventare piccolo e invisibile.
(Maksim Gor'kij,
Storia di un uomo inutile, trad. F. Biagini, UTET 2009, pag.117)
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