domenica 12 giugno 2011
Una microrecensione
Un gioiello di humour e di struggimento sentimentale. Il bambino,Saša, è indimenticabile. La nonna, spassosa nel suo cinismo amorevole. Con una cinquantina di pagine in meno -dove l'autore indulge in ripetizioni e deliri- a mio parere, (di chi sennò), sarebbe stato più intenso e potente. Un gran bel romanzo di un esordiente che ha nella sua scrittura tutta la forza suggestiva, paradossale, poetica, della grande letteratura russa.
(Pavel Sanaev, Seppelitemi dietro il battiscopa, Nottetempo 2011)
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