Chef: Giancarlo Tramutoli
Regione: Basilicata
Eros lucano
Strascinati mollicati e cruscati
Disporre la farina a fontana sul tagliere
(i taglieri ancora ieri erano alberi)
Impastare con acqua tiepida e sale
(avere le mani in pasta, qui, è indispensabile)
Lasciar riposare qualche minuto
(può dormire, sognare forse, ma evitate che russi)
Strascinare i pezzetti col dito
(è per questo che si chiamano così)
Far soffriggere i peperoni cruschi
(meglio se sono di Senise, sennò no)
In abbondante olio d’oliva caldo per pochi secondi
(così raffreddandosi restano croccanti e fanno rumore)
E due pugni di mollica di pane sbriciolata col peperoncino
(il piccante è afrodisiaco, quindi se siete soli, attenzione:
è facile che i pugni diventan pugnette)
Saltare in padella con gli strascinati ben scolati e molto al dente
(mi raccomando il colpo secco di polso al manico e attenzione al soffitto)
E aggiungere del cacio ricotta appena grattato
(se fuori nevica, è meglio)
Ovviamente innaffiare il tutto con Aglianico del Vulture
(vino vulcanico che predispone ad una benefica eruttazione)
Anche solo un bicchiere, come dice il medico
(allora usate, ovviamente, il balloon da mezzo litro).